Molte persone avranno in questi giorni ricevuto una lettera elettorale spedita dal consolato italiano.
Questo consente anche a chi risiede all’estero di partecipare ad un referendum
Il referendum abrogativo del 2016 si terrà in Italia il 17 aprile 2016 per proporre l’abrogazione della norma che concede di protrarre le concessioni per estrarre idrocarburi entro 12 miglia nautiche dalla costa italiana sino all’esaurimento della vita utile dei rispettivi giacimenti.
Se il referendum approverà l’abrogazione, le concessioni giungeranno alla scadenza prevista senza poter essere rinnovate ulteriormente.
Affinché l’esito del referendum sia valido, è richiesta la partecipazione al voto della maggioranza degli aventi diritto (quorum). La norma sarà abrogata se il numero dei voti favorevoli avrà superato il numero dei voti contrari.
Sarà il primo referendum abrogativo chiesto da almeno cinque Consigli regionali nella storia della Repubblica Italiana: tutti i precedenti 66 quesiti referendari votati a partire dal 1974 furono richiesti previa raccolta di firme dei cittadini.
Si veda: http://www.repubblica.it/ambiente/2016/02/16/news/trivelle_mattarella_firma_decreto_referendum_17_aprile-133585208/
Dall’estero si vota AL PIÙ PRESTO per corrispondenza. Vale a dire che si deve compilare la scheda elettorale tracciando una crocetta sul SI o sul NO
La scheda va inserita nella busta piccola in vostro possesso. Mentre nella busta più grande, già affrancata, va inserito oltre alla scheda elettorale, anche il tagliandino che sta alla fine della stessa scheda. Basterà usare delle forbici.
Il tutto: busta piccola con il voto SI oppure NO e tagliandino lo imbucate comodamente ma urgentementeinuna comune buca delle lettere.
È un modo, per chi lo desidera, di esprimere un diritto costituzionale pur vivendo all’estero e senza doversi fisicamente recare al consolato o all’ambasciata.
Masaniello