La mattina del 10 marzo, dopo breve e violenta malattia, ci ha lasciati Oscar Cecconi.
Ha dedicato letteralmente tutta la sua vita alla comunità italiana in Svezia. Occorrerebbero troppe pagine per ricordare il suo ruolo nella comunitá italiana.
Tra i primi reclutati per lavorare all’ASEA a Västerås, nel 1948, dopo un anno era giá l’interprete dei reclutatori svedesi che andavano in Italia in cerca di manodopera specializzata.
Subito attivo nel circolo italiano di Västerås, dove fu presidente per innumerevoli anni, fu tra coloro che ebbe l’idea di unire i circoli italiani sparpagliati in Svezia creando la federazione delle asssociazioni italiane in Svezia, la FAIS.
La sua grande sensibilitá per i problemi sociali lo fece stare in prima fila per ottenere una convenzione di sicurezza sociale tra Svezia e Italia, per far approvare la legge sui Comitati consolari (oggi Comites) e infine per ottenere una sede del Patronato INCA in Svezia, la pupilla dei suoi occhi.
Della FAIS è stato presidente, dopo Aldo Vallon, per oltre una ventina d’anni, ed è stato anche per molti anni presidente del Comites, fin dalla sua creazione. Era attualmente ancora presidente dell’INCA-Svezia e membro del CGIE per i paesi nordici che avevano comunità troppo ridotte per avere un proprio membro.
La sua opera è stata riconosciuta dal governo italiano e gli è stata attribuita nell’Ambasciata d’Italia l’onorificenza di Cavaliere del lavoro.
Tutti coloro che hanno conosciuto Oscar sono rimasti affascinati dalla sua grande carica di umanità, dalla sua profonda bontà e dal suo senso dell’umorismo.
Lascia un vuoto immenso, per la comunità è una perdita incolmabile.
Alla moglie, Michelina, alle figlie e alle loro famiglie, va il sentito cordoglio della FAIS.