Ci stiamo avvicinando al referendum sulla riforma costituzionale approvata definitivamente in Parlamento in aprile. Si tratta di un appuntamento storico, previsto per questo autunno, probabilmente in ottobre. È la prima volta che si sta agendo coerentemente e contestualmente su materia costituzionale (il bicameralismo) ed elettorale (il cosiddetto Italicum, legge ordinaria già approvata a maggio 2015).
Lo scopo di questo breve articolo è informativo, descrivere per cenni il contenuto della riforma e il significato che avrà nel futuro del nostro Paese, tramite un semplice schema “com’è oggi la nostra Costituzione” – “come sarà domani con l’approvazione della riforma”. L’altro intento è informare sulle modalità di voto per gli italiani all’estero, iscritti all’AIRE oppure no. Il tutto è preceduto dal riassunto in estrema sintesi nel riquadro arancione qui sotto, per chi cerca solo le informazioni essenziali.
La fonte principale sul contenuto della riforma è stata una pagina web della commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati. Le modalità di voto per gli italiani all’estero sono tratte dalle pagine web dei ministeri dell’Interno e degli Esteri. Altri riferimenti, tutti istituzionali, sono stati gli atti di Camera e Senato con i dettagli dell’iter parlamentare della riforma, la relativa pagina del sito del Governo, il sito del Quirinale.
Elettori italiani all’estero: gli italiani residenti all’estero e iscritti all’AIRE possono votare per posta dopo aver ricevuto a casa il plico elettorale. Chi volesse votare in Italia deve fare domanda al proprio Consolato entro dieci giorni da quando viene fissata la data del referendum.
Anche gli italiani residenti temporaneamente all’estero non iscritti all’AIRE potranno votare per posta: basterà che facciano domanda al proprio Comune in Italia entro dieci giorni da quando viene fissata la data del referendum, e riceveranno così al proprio domicilio il plico elettorale.
Ulteriori aggiornamenti sul referendum saranno riportati su questo sito!